Riflessioni tratte dal libro a pag.18 "Si può quindi davvero parlare di prevenzione in età prescolare di dislessia e DSA in genere? Forse. In termini di principio, prevedere la comparsa di un disturbo dislessico, che dà le sue manifestazioni solo dopo l’esposizione alla lingua scritta, non è possibile. Molti studiosi affermano che il deficit fonologico è statisticamente presente all’epoca della prima diagnosi nei bambini con dislessia in età scolare ed è quindi ipotizzabile la sua presenza già in epoca prescolare. Si può parlare di possibile «individuazione precoce», quindi in età prescolare, di prestazioni inadeguate a livello fonologico e metafonologico all’interno di un gruppo omogeneo di età? La risposta a questa domanda è affermativa. Potersi accorgere delle disomogeneità di comportamento di alcuni bambini inseriti in un gruppo può permettere, in un’epoca veramente precoce, di indagare e monitorare i segnali raccolti per capirne la causa: competenze linguistiche e fonologiche adeguate? Capacità attentive da indagare? Sufficiente disponibilità all’ascolto e all’apprendimento? Modalità comportamentali adeguate? Altro? L’evidenza di una possibile difficoltà darà l’opportunità agli insegnanti di proporre attività fonologiche a tutti i bambini e, in particolare, a coloro che mostreranno di averne più bisogno."
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