Le risposte possono interessare genitori, insegnanti, logopedisti, psicologi, medici, bibliotecari e i curiosi.
Come fare prevenzione dei disturbi di apprendimento dai primi anni di vita?
Favorendo uno sviluppo progressivo e armonico del linguaggio nei primi anni di vita. Facendo attenzione a come il bambino si relaziona con gli altri e a come usa il linguaggio verbale, il genitore potrà offrire al bambino gli stimoli e gli strumenti adeguati per accompagnarlo nella crescita, così come farà acquistandogli le scarpine della misura giusta o nutrendolo con il cibo più idoneo. Rimandare ad occuparsi di un linguaggio che non evolve non è ciò che in letteratura viene indicato per fare prevenzione dei disturbi del linguaggio e dell'apprendimento.
Come fare prevenzione dei disturbi di apprendimento giocando con la metafonologia nelle scuole dell’infanzia?
Io credo che oggi la prevenzione dei disturbi di apprendimento “giocando con la metafonologia” sia effettuata in modo molto eterogeneo sul territorio nazionale e spesso senza una precisa programmazione che preveda la valutazione di quanto tempo sia utile dedicarvi.
Tante attività musicali associate al canto, attività linguistiche che utilizzano filastrocche, poesie e testi narrativi e attività pre-scolari tradizionali vengono spesso proposte senza una precisa consapevolezza di quanto e in quale misura si stia offrendo ai bambini un’esperienza metafonologica.
Credo che elencare un insieme di attività metafonologiche possibili nella scuola dell’infanzia che non preveda la segnalazione dell’importanza di pianificare quotidianamente (nel corso dei tre anni e non solo nell’ultimo anno prima dell’ingresso in scuola primaria) l’introduzione di tali attività, non possa essere più la strada da perseguire.
Così come nella scuola dell’infanzia si propone l’esperienza del calendario (quotidiana, ripetitiva, consapevole), deve a mio parere trovare spazio l’esperienza metafonologica, graduata in termini di difficoltà (stimoli via via più complessi e più lunghi) e diversamente dal calendario, proposta con stimoli che possano variare nel tempo per rendere le attività sempre interessanti e stimolanti per i bambini e per gli insegnanti.
È fondamentale a mio parere che l’insegnante arrivi a comprendere che giocare con i “mattoncini” delle parole (sillabe) oltre che essere utilissimo è anche molto divertente. Solo così potrà arrivare a prendere in considerazione attività originali, a cui forse non aveva ancora pensato, e che sono difficilmente giustificabili a chiunque non abbia ben chiaro cos’è la metafonologia.
Qualche esempio:
L'ascolto della fiaba contenuta in FIABA TRAINING FONOLOGICO E METAFONOLOGICO Attività con le coppie minime, e le attività descritte nel volume sono utili a favorire le abilità alfabetizzanti e lo sviluppo della literacy in tutti i bambini in età prescolare?
Assolutamente sì.
L'evento lettura a voce alta a bambini di una FIABA dalla quale emergono prepotentemente tutti i suoni della lingua italiana (dai nomi dei suoi personaggi) potrà contribuire a favorire l'acquisizione di competenze linguistiche utili all'acquisizione della letto-scrittura. Il laboratorio che completa l'esperienza creerà a sua volta "un'impronta" utile per gli apprendimenti futuri.
E' vero che c'è un'epoca "critica" in cui è importante aver acquisito le competenze fonologiche e metafonologiche?
Assolutamente sì.
Ecco perché ho scritto questa fiaba. E' rivolta a coloro che ancora non hanno acquisito la letto-scrittura o che si sono da poco tempo avvicinati ad essa. Proporre a TUTTI I BAMBINI, dai 4 agli 8 anni circa, divertenti attività linguistiche ad alto contenuto fonologico è fondamentale per creare le migliori basi per l'apprendimento della lettura e della scrittura.
Tentare successivamente di migliorare la competenza fonologica e metafonolgica nei bambini che hanno già mostrato difficoltà di apprendimento, di cui spesso si fa diagnosi dopo la fine della seconda classe della primaria, è possibile, ma non è una scelta condivisa da tutti i clinici.
La fiaba contenuta in FIABA TRAINING FONOLOGICO E METAFONOLOGICO Attività con le coppie minimecontiene rime?
Non è un testo in rima, è un testo narrativo che contiene anche frasi "buffe" pronunciate in rima, scioglilingua e soprattutto tantissimi nomi propri inventati (i nomi dei personaggi) che sono simili tra loro.
La fiaba contenuta in FIABA TRAINING FONOLOGICO E METAFONOLOGICO Attività con le coppie minime può essere consigliata a genitori di bambini con un ritardo di linguaggio?
Sì.
Sia bambini con un ritardo del linguaggio, sia bambini con un linguaggio assolutamente adeguato possono divertirsi a giocare con le parole, allenando a livelli diversi le loro competenze fonologiche e metafonologiche.
La fiaba contenuta in FIABA TRAINING FONOLOGICO E METAFONOLOGICO Attività con le coppie minime è adatta ad essere letta in ambiente domestico?
Sì.
La fiaba se proposta seguendo le indicazioni ... iniziando dalla versione A ecc..., è assolutamente adatta anche ad un uso domestico. Il genitore, lo zio, la nonna ecc... deve spendere un po' del suo tempo per leggere non solo la fiaba ma anche i consigli per un uso consapevole della fiaba.
Mi è stato riferito che una nonna quest'estate (2013), un'insegnante di scuola primaria in pensione, ha letto la fiaba ai suoi tre nipotini di età decrescente dai 6 anni in giù e, con mia enorme soddisfazione, tutti si sono divertiti veramente moltissimo. In famiglia l'utilizzo ideale della fiaba è quello ludico. Il materiale contenuto nel libro è già così largamente strutturato da non richiedere ad un nonno o ad un genitore che desideri usarlo, di "insegnare direttamente qualcosa", è sufficiente divertirsi con la fiaba e indirettamente l'ascolto e maneggiare le figurine parlando dei personaggi, permetterà a tutti i partecipanti un'esperienza che sarà molto stimolante dal punto di vista fonologico e differente per ciascun componente in base alla propria età.
Un'insegnante di scuola primaria mi chiede se ritengo adatta la fiaba contenuta in FIABA TRAINING FONOLOGICO E METAFONOLOGICO Attività con le coppie minime per avviare la letto-scrittura in una prima classe.
Sì. Con adeguati ed opportuni adattamenti.
Un'insegnante di scuola primaria mi chiede se la fiaba contenuta in FIABA TRAINING FONOLOGICO E METAFONOLOGICO Attività con le coppie minime, è adatta ad una terza classe in cui sono presenti molti bambini di madrelingua non italiana.
Sì, così come sono utili ai bambini italiani gli scioglilingua inglesi nei primi anni di apprendimento della lingua inglese.
Con la fiaba contenuta in FIABA TRAINING FONOLOGICO E METAFONOLOGICO Attività con le coppie minime, e le attività proposte si può tentare di fare prevenzione di dislessia?
Rispondo con parole tratte dal libro a pag.18
"Si può quindi davvero parlare di prevenzione in età prescolare di dislessia
e DSA in genere? Forse. In termini di principio, prevedere la comparsa di un
disturbo dislessico, che dà le sue manifestazioni solo dopo l’esposizione alla
lingua scritta, non è possibile. Molti studiosi affermano che il deficit fonologico è
statisticamente presente all’epoca della prima diagnosi nei bambini con dislessia
in età scolare ed è quindi ipotizzabile la sua presenza già in epoca prescolare.
Si può parlare di possibile «individuazione precoce», quindi in età prescolare,
di prestazioni inadeguate a livello fonologico e metafonologico all’interno di un
gruppo omogeneo di età? La risposta a questa domanda è affermativa. Potersi
accorgere delle disomogeneità di comportamento di alcuni bambini inseriti in un
gruppo può permettere, in un’epoca veramente precoce, di indagare e monitorare
i segnali raccolti per capirne la causa: competenze linguistiche e fonologiche
adeguate? Capacità attentive da indagare? Sufficiente disponibilità all’ascolto
e all’apprendimento? Modalità comportamentali adeguate? Altro? L’evidenza
di una possibile difficoltà darà l’opportunità agli insegnanti di proporre attività
fonologiche a tutti i bambini e, in particolare, a coloro che mostreranno di averne
più bisogno."
Come fare prevenzione dei disturbi di apprendimento dai primi anni di vita?
Favorendo uno sviluppo progressivo e armonico del linguaggio nei primi anni di vita. Facendo attenzione a come il bambino si relaziona con gli altri e a come usa il linguaggio verbale, il genitore potrà offrire al bambino gli stimoli e gli strumenti adeguati per accompagnarlo nella crescita, così come farà acquistandogli le scarpine della misura giusta o nutrendolo con il cibo più idoneo. Rimandare ad occuparsi di un linguaggio che non evolve non è ciò che in letteratura viene indicato per fare prevenzione dei disturbi del linguaggio e dell'apprendimento.
Come fare prevenzione dei disturbi di apprendimento giocando con la metafonologia nelle scuole dell’infanzia?
Io credo che oggi la prevenzione dei disturbi di apprendimento “giocando con la metafonologia” sia effettuata in modo molto eterogeneo sul territorio nazionale e spesso senza una precisa programmazione che preveda la valutazione di quanto tempo sia utile dedicarvi.
Tante attività musicali associate al canto, attività linguistiche che utilizzano filastrocche, poesie e testi narrativi e attività pre-scolari tradizionali vengono spesso proposte senza una precisa consapevolezza di quanto e in quale misura si stia offrendo ai bambini un’esperienza metafonologica.
Credo che elencare un insieme di attività metafonologiche possibili nella scuola dell’infanzia che non preveda la segnalazione dell’importanza di pianificare quotidianamente (nel corso dei tre anni e non solo nell’ultimo anno prima dell’ingresso in scuola primaria) l’introduzione di tali attività, non possa essere più la strada da perseguire.
Così come nella scuola dell’infanzia si propone l’esperienza del calendario (quotidiana, ripetitiva, consapevole), deve a mio parere trovare spazio l’esperienza metafonologica, graduata in termini di difficoltà (stimoli via via più complessi e più lunghi) e diversamente dal calendario, proposta con stimoli che possano variare nel tempo per rendere le attività sempre interessanti e stimolanti per i bambini e per gli insegnanti.
È fondamentale a mio parere che l’insegnante arrivi a comprendere che giocare con i “mattoncini” delle parole (sillabe) oltre che essere utilissimo è anche molto divertente. Solo così potrà arrivare a prendere in considerazione attività originali, a cui forse non aveva ancora pensato, e che sono difficilmente giustificabili a chiunque non abbia ben chiaro cos’è la metafonologia.
Qualche esempio:
- Inserire la frase della settimana, selezionando ogni settimana una frase sempre differente, in una lingua straniera o in un dialetto sempre diverso. Una frase da ripetere e/o cantare per cinque giorni, per giocare con gli stimoli “non-parole”. E il significato? Passa in secondo piano, perché il significato di ciascuna frase viene svelato al termine della settimana!
- Inventare formule magiche di catene di sole parole o di sole sillabe: ogni giorno la formula magica si allunga per scelta di un bambino (aggiunta di una parola) o delle insegnanti (aggiunta di una sillaba). Ogni giorno una formula da ripetere modificata… con effetti magici differenti!
- Leggere nel corso di un anno un testo che abbia un contenuto fonologico bilanciato al fine di avere continue occasioni per proporre attività metafonologiche (suggerisco: FIABA TRAINING FONOLOGICO E METAFONOLOGICO attività con le coppie minime, per poter impostare un laboratorio linguistico metafonologico).
- Scegliere canzoni, filastrocche e poesie che abbiano precisi contenuti linguistici non solo da un punto di vista semantico, ma anche fonologico.
- Presentare molte delle attività suggerite e ormai comunemente considerate utili (tapping/sillabare, “carico di parole che iniziano con…”, trovare le rime, ecc…) o varianti originali di tali attività partendo dalla lettura di un testo che, per imitazione dei personaggi, giustifichi e motivi maggiormente le attività stesse (suggerisco: SIGNORI CI E GI NON POTETE ENTRARE parola di maggiordomo di bordo).
L'ascolto della fiaba contenuta in FIABA TRAINING FONOLOGICO E METAFONOLOGICO Attività con le coppie minime, e le attività descritte nel volume sono utili a favorire le abilità alfabetizzanti e lo sviluppo della literacy in tutti i bambini in età prescolare?
Assolutamente sì.
L'evento lettura a voce alta a bambini di una FIABA dalla quale emergono prepotentemente tutti i suoni della lingua italiana (dai nomi dei suoi personaggi) potrà contribuire a favorire l'acquisizione di competenze linguistiche utili all'acquisizione della letto-scrittura. Il laboratorio che completa l'esperienza creerà a sua volta "un'impronta" utile per gli apprendimenti futuri.
E' vero che c'è un'epoca "critica" in cui è importante aver acquisito le competenze fonologiche e metafonologiche?
Assolutamente sì.
Ecco perché ho scritto questa fiaba. E' rivolta a coloro che ancora non hanno acquisito la letto-scrittura o che si sono da poco tempo avvicinati ad essa. Proporre a TUTTI I BAMBINI, dai 4 agli 8 anni circa, divertenti attività linguistiche ad alto contenuto fonologico è fondamentale per creare le migliori basi per l'apprendimento della lettura e della scrittura.
Tentare successivamente di migliorare la competenza fonologica e metafonolgica nei bambini che hanno già mostrato difficoltà di apprendimento, di cui spesso si fa diagnosi dopo la fine della seconda classe della primaria, è possibile, ma non è una scelta condivisa da tutti i clinici.
La fiaba contenuta in FIABA TRAINING FONOLOGICO E METAFONOLOGICO Attività con le coppie minimecontiene rime?
Non è un testo in rima, è un testo narrativo che contiene anche frasi "buffe" pronunciate in rima, scioglilingua e soprattutto tantissimi nomi propri inventati (i nomi dei personaggi) che sono simili tra loro.
La fiaba contenuta in FIABA TRAINING FONOLOGICO E METAFONOLOGICO Attività con le coppie minime può essere consigliata a genitori di bambini con un ritardo di linguaggio?
Sì.
Sia bambini con un ritardo del linguaggio, sia bambini con un linguaggio assolutamente adeguato possono divertirsi a giocare con le parole, allenando a livelli diversi le loro competenze fonologiche e metafonologiche.
La fiaba contenuta in FIABA TRAINING FONOLOGICO E METAFONOLOGICO Attività con le coppie minime è adatta ad essere letta in ambiente domestico?
Sì.
La fiaba se proposta seguendo le indicazioni ... iniziando dalla versione A ecc..., è assolutamente adatta anche ad un uso domestico. Il genitore, lo zio, la nonna ecc... deve spendere un po' del suo tempo per leggere non solo la fiaba ma anche i consigli per un uso consapevole della fiaba.
Mi è stato riferito che una nonna quest'estate (2013), un'insegnante di scuola primaria in pensione, ha letto la fiaba ai suoi tre nipotini di età decrescente dai 6 anni in giù e, con mia enorme soddisfazione, tutti si sono divertiti veramente moltissimo. In famiglia l'utilizzo ideale della fiaba è quello ludico. Il materiale contenuto nel libro è già così largamente strutturato da non richiedere ad un nonno o ad un genitore che desideri usarlo, di "insegnare direttamente qualcosa", è sufficiente divertirsi con la fiaba e indirettamente l'ascolto e maneggiare le figurine parlando dei personaggi, permetterà a tutti i partecipanti un'esperienza che sarà molto stimolante dal punto di vista fonologico e differente per ciascun componente in base alla propria età.
Un'insegnante di scuola primaria mi chiede se ritengo adatta la fiaba contenuta in FIABA TRAINING FONOLOGICO E METAFONOLOGICO Attività con le coppie minime per avviare la letto-scrittura in una prima classe.
Sì. Con adeguati ed opportuni adattamenti.
Un'insegnante di scuola primaria mi chiede se la fiaba contenuta in FIABA TRAINING FONOLOGICO E METAFONOLOGICO Attività con le coppie minime, è adatta ad una terza classe in cui sono presenti molti bambini di madrelingua non italiana.
Sì, così come sono utili ai bambini italiani gli scioglilingua inglesi nei primi anni di apprendimento della lingua inglese.
Con la fiaba contenuta in FIABA TRAINING FONOLOGICO E METAFONOLOGICO Attività con le coppie minime, e le attività proposte si può tentare di fare prevenzione di dislessia?
Rispondo con parole tratte dal libro a pag.18
"Si può quindi davvero parlare di prevenzione in età prescolare di dislessia
e DSA in genere? Forse. In termini di principio, prevedere la comparsa di un
disturbo dislessico, che dà le sue manifestazioni solo dopo l’esposizione alla
lingua scritta, non è possibile. Molti studiosi affermano che il deficit fonologico è
statisticamente presente all’epoca della prima diagnosi nei bambini con dislessia
in età scolare ed è quindi ipotizzabile la sua presenza già in epoca prescolare.
Si può parlare di possibile «individuazione precoce», quindi in età prescolare,
di prestazioni inadeguate a livello fonologico e metafonologico all’interno di un
gruppo omogeneo di età? La risposta a questa domanda è affermativa. Potersi
accorgere delle disomogeneità di comportamento di alcuni bambini inseriti in un
gruppo può permettere, in un’epoca veramente precoce, di indagare e monitorare
i segnali raccolti per capirne la causa: competenze linguistiche e fonologiche
adeguate? Capacità attentive da indagare? Sufficiente disponibilità all’ascolto
e all’apprendimento? Modalità comportamentali adeguate? Altro? L’evidenza
di una possibile difficoltà darà l’opportunità agli insegnanti di proporre attività
fonologiche a tutti i bambini e, in particolare, a coloro che mostreranno di averne
più bisogno."
Elena Iiritano